domenica 20 ottobre 2013

7. Croste di parmigiano fritte nell'olio


Ingredienti per 1 persona:

- Croste di parmigiano a volontà
- Olio di oliva
- Padella antiaderente

Con le croste di parmigiano fritte nell'olio siamo alla mia mitologia personale. Qui non si tratta di una "ricetta", ma all'essenza stessa della mia vita: è la cosa da mangiare per la quale io vado più matto, e a livelli inimmaginabili. Fin da bambino le contendevo in casa, e guai sia pure a paventare di grattugiare le croste rimaste: dovevano essere messe da parte e fritte. Arrivavo a leticate furibonde coi miei, e non c'era nulla da fare: non serviva il "puzzo che facevano in cucina", non serviva il fatto che "facessero male" (boh) e quant'altro. Al giorno d'oggi, certi supermercati hanno preso la benemerita abitudine di metterle addirittura in vendita a sacchettate, ancora belle "caciose" (come devono essere); ad esempio la Coop di via Salvi Cristiani, a Firenze. La ricetta è invero semplicissima, anche se ha bisogno di qualche accorgimento o suggerimento da parte di un esperto; vi do quindi il benvenuto nel club delle Croste Fritte. Sappiate che non ve ne pentirete, cari i miei Asociali; e ricordate il principio fondamentale. Una volta pronte, le croste fritte non si dividono con nessuno. Gli stessi che, mentre le preparavate, "bubavano" in continuazione, saranno i primi a "chiedervene un pezzetto". Col cazzo! Per questo motivo, le croste fritte sono, "par excellence", il piatto Asociale per antonomasia. Fatevele da soli, sempre, e non "condividetele" con altri esseri umani.

Le croste, nella versione più "urbana", anderèbbero un po' ripulite in superficie, grattandole con un coltello seghettato; nella versione "brutale", quella che ovviamente preferisco, invece non si grattano affatto. Si mangiano luride così come sono, maneggiate, mantrugiolate. Tranquilli che non morite; sono cinquant'anni che le mangio così, e non fate tanto gli schifiltosi.
In una padella antiaderente mettete abbondante olio di oliva. Che non vi passi per la càpa di usare oliacci di semi. Una volta che l'olio sarà bello caldo, sistemate le croste nella padella, prima dal lato "formaggio"; ma vanno rigirate dopo poco, perché sennò il formaggio si scioglie. Quando le avrete messe sul lato "crosta dura", fatele andare un po' di più in modo che si ammorbidisca. Tiratele fuori quando la crosta avrà sbollato e avrà assunto la consistenza bruciacchiata che è la vera delizia assoluta di questa cosa. Ricordate: vanno mangiate immediatamente e senza indugio, sennò si induriscono di nuovo in poco tempo e vi tocca rifriggerle. Per questo motivo, a volte, se sono un bel po' io le friggo a "mandate" di due.

Ci si beve sopra un vinaccio rosso, quello che ci avete in casa. Non ci bevete mai sopra acqua, perché, come nel caso della fonduta svizzera, fa "pancone" nello stomaco e digerirete con dolore biblico.